Le conoscenze di pochi che diventano sapere di tutti.
Molti dei disastri che hanno colpito la Costiera Amalfitana negli ultimi decenni avrebbero potuto essere evitati se il territorio fosse stato regolarmente “manutenuto”: i torrenti liberati di rami e detriti, le canalizzazioni non a tenuta, le macere riparate, il sottobosco ripulito, i costoni liberati dei massi in bilico.
E molti degli abitanti erano ben consapevoli dei rischi, sia perché sono evidenti sia perché, molto spesso, sono ricorrenti.
Una conoscenza diffusa delle situazioni di pericolo che, tuttavia, raramente si traduce in interventi capaci di eliminarle.
Anche perché non c’è un sistema di trasferimento automatico delle informazioni da chi conosce i pericoli a chi ha il compito di eliminarli.
Utilizzando il sito “UNESCO Amalfi Coast”[1] il CUEBC, nell’ambito di LoKMeFiND,[2] ha realizzato la pagina “Tutela il Tuo Territorio”, che ha la finalità di raccogliere le segnalazioni di cittadini e visitatori sulle situazioni di pericolo rilevabili in Costiera Amalfitana, girarle agli organi competenti e ai media locali, monitorarne il seguito.
Va precisato che questa pagina non sostituisce i servizi istituzionali per le emergenze.
Nel caso si debba segnalare un pericolo imminente rivolgersi al 112, 113, 115, 118.
[1] Il sito è stato prodotto dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (CUEBC) e dalla Soprintendenza Archeologica, Bella Arti e Paesaggio (ABAP) di Salerno e Avellino, con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC)
[2] LoKMeFiND – Local Knowledge and Media to Fight Natural Disasters, è un Progetto realizzato dal CUEBC con il supporto di EUR-OPA Risques Majeurs, un Programma del Consiglio d’Europa.