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Altri elementi di pregio

Numerose sono le testimonianze delle conoscenze edilizie degli antichi abitanti della Costiera Amalfitana, messe a disposizione della necessità di trasformare il territorio sì da poter sopravvivere. Le calcare sono costruzioni tronco-coniche in cui avveniva la prima fase di produzione della calce. La presenza di pietra calcare in modo così diffuso in tutta l’area ha permesso di avere sempre a disposizione la materia prima per creare la calce da utilizzare nel confezionamento della malta. Tali costruzioni, esse stesse in pietra calcare, si sono mantenute per lo più intatte per tanto tempo tanto che non è difficile imbattersi in esse percorrendo i sentieri della Costiera o semplicemente guardando con attenzione lungo i tornanti della strada costiera.

Al visitatore attento non sfuggono nemmeno alcune particolari costruzioni ricavate per lo più all’interno delle macere che sostengono i terrazzamenti. Il loro nome in dialetto, e’ revote, allude alla forma che assumono sulla facciata: sono veri e propri cunicoli anche molto ampi, ricavati nel muro della macera e che servivano per riporre gli attrezzi agricoli e, nei casi di strutture più ampie, per accogliere le prime fasi della vinificazione.

Altro elemento che caratterizza il paesaggio della Costiera è il pergolato. Tale struttura, creata grazie all’uso dei pali giovani di castagno che vengono legati tra loro, ha permesso per secoli la coltivazione intensiva del poco terreno agricolo disponibile. Infatti, la possibilità, soprattutto per le viti, che durante l’inverno perdono le foglie, di coltivare al di sotto del pergolato che accoglie la prima coltura, una seconda, spesso più di una di tipo orticolo, ha fatto sì che si avessero più prodotti a disposizione. La coltivazione, invece, del limone su pergolato facilita l’operazione di copertura durante le stagioni fredde mediante teli di plastica che sostituiscono le antiche frasche, utilizzate dai contadini per riparare gli alberi e i primi frutti dalle grandinate.

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